TUTTO CILE 2
LA PORTA DEL CIELO
Santiago > Viña Del Mar > Valparaiso > Arica > Putre > Parco Nazionale di Lauca > Iquique > Calama > San Pedro De Atacama > Santiago
Bello da far paura il Salar de Atacama, una distesa di sale di 3 mila chilometri quadrati, larga oltre 100 chilometri.
È prevista la guida in italiano e tutti i trasferimenti.
PARTENZE 2024:
Settembre 23
ottobre 7, 21
Novembre 4, 18
1° GIORNO - ITALIA > SANTIAGO
Benvenuti a bordo.
2° GIORNO - SANTIAGO
Le Ande regalano un abbraccio affettuoso a Santiago, con le cime innevate, pennellate di rosso al tramonto. Nel pomeriggio visita della città: passeggiata per il centro dove si visitano la Cattedrale e il Palazzo del Governo “La Moneda”. Si raggiunge poi il quartiere Bohem di Bellavista, fino ad arrivare al Cerro San Cristobal, la montagna della città a quasi 900 metri di altezza, da dove si può godere un meraviglioso panorama.
3° GIORNO - SANTIAGO > VIÑA DEL MAR > VALPARAISO > SANTIAGO
(colazione)
La giornata comincia partendo alla volta della spiaggia Las Salinas, attraversando le valli di Curacavi e Casablanca. Quest'ultima è famosa per la produzione di vino bianco di ottima qualità. Il viaggio prosegue verso Reñaca e Viña del mar, la "città giardino" ricca di coloratissimi fiori. Arrivo a Valparaiso, città Patrimonio dell'Umanità circondata da colline e a cui si accede solo attraverso scale e funicolari. Rientro in albergo a Santiago n serata.
4° GIORNO - SANTIAGO > ARICA > PUTRE
(pensione completa)
Arica è la città più settentrionale del Cile, ad appena 19 chilometri dal Perù. È conosciuta come la città “dell'eterna primavera” per il clima gradevole. Si visitano le sue spiagge e i caratteristici moli dove pescatori, pellicani e leoni marini convivono. Poi la Cattedrale San Marcos e la Casa della Cultura, progettate da Gustavo Eiffel. Prima di salutare Arica si sale sul Morro, stupendo punto panoramico dal quale si vede tutta la città. Pranzo durante il viaggio per Putre, a 3.500 metri sul livello del mare, circondata da affascinanti terrazzamenti incaici. Nella valle di Lluta si potranno ammirare i geroglifici, e nella Qebrada de Cardones i cactus candelabro. Breve camminata nel Pukara de Copaquilla prima del trasferimento in albergo.
5° GIORNO - PUTRE > ARICA
(colazione, pranzo)
Si sale fino a 4.400 metri per entrare nel Parco Nazionale di Lauca, ricco di fauna e flora tipiche dell’altipiano andino, dichiarato Riserva Mondiale della Biosfera. Si incontrano vigogne, lama, alpaca e, nelle piccole lagune, fenicotteri e numerose specie di uccelli andini. Proseguimento per Parinacota, dichiarato Monumento Nazionale, e per il lago Chungará, il più alto del mondo a 4.500 metri d’altezza, circondato dai vulcani gemelli Parinacota e Pomerape: quando non c’è vento, le cime si riflettono nelle acque calme del lago, è davvero emozionante.
6° GIORNO - ARICA > IQUIQUE
(colazione, pranzo)
Il deserto, sulla strada per Iquique: impressionante, e con una gigantesca duna di sabbia che incombe sulla città. È la regione del Norte Grande, arida, sconfinata, di una bellezza rude e severa. Ma affascinante. Questo, dicono, è il deserto più deserto del mondo. Visita alla Riserva Nazionale Pampa del Tamarugal; sosta al “Cerro Unita” per il Gigante di Atacama, la figura antropomorfa più grande del mondo con i suoi 86 metri d’altezza e che rappresenta un “capo” Tiwanaku. Proseguimento per le raffinerie di salnitro di Humberstoney Santa Laura, dichiarate Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Arrivo a Iquique e visita della città: la chiesa, il parco spiaggia Cavancha, camminata per la Calle Baquedano caratterizzata da molti edifici in stile “Revival Greek”, costruiti durante l’epoca della fiorente industria di salnitro, il museo, il Palazzo Astoreca, la Plaza Prat, la torre dell'orologio, il teatro comunale, la Cattedrale, il Palazzo Rimac, il villaggio dei pescatori, il Molo Prat e il Museo Lynch.
7° GIORNO - IQUIQUE > TOCOPILLA > CALAMA > SAN PEDRO DE ATACAMA
(colazione, pranzo)
La bella costa cilena, lungo una strada che accarezza l’Oceano e attraversa semplici villaggi di pescatori. Per pranzo ci si ferma a Tocopilla, il capoluogo della provincia. Nel pomeriggio, viaggio attraverso il deserto di Atacama fino ad arrivare a San Pedro de Atacama.
8° GIORNO - SAN PEDRO DE ATACAMA
(colazione, pranzo)
Bello da far paura il Salar de Atacama, una distesa di sale di 3 mila chilometri quadrati, larga oltre 100 chilometri. È un bacino formato dalle acque che scendono dalle Ande e non possono defluire: evaporano e lasciano sul terreno depositi di sale. Nel Salar ci sono piccoli laghi, come la laguna Chaxa, popolata di fenicotteri rosa. Si visitano anche altri due laghi, Miniques e Micanti, situati nel Parco Nazionale de los Flamencos: sosta al villaggio di Toconao.
9° GIORNO - SAN PEDRO > GEISER DEL TATIO > SAN PEDRO
(colazione)
Bombe d’acqua calda sparate a metri d’altezza. Uno straordinario show della natura che, chissà perché, va in scena la mattina presto. Ecco perché la sveglia è all’alba per raggiungere i Geiser del Tatio, a 4.300 metri di altezza, il più alto ma anche il più spettacolare campo geyser del mondo. Per godere di un meraviglioso tramonto sul deserto si passa per la cordigliera del sale, la Valle di Marte (chiamata anche Valle della Morte), e si arriva nella Valle della Luna, colline erose dal vento intorno a quello che un tempo era il fondo di un lago e ora è un inquietante insieme di piccoli crateri.
10° GIORNO - SAN PEDRO DE ATACAMA > CALAMA > SANTIAGO
(colazione)
Trasferimento all'aeroporto di Calama per tornare a Santiago.
11° GIORNO - SANTIAGO
(colazione)
Suggeriamo di prevedere qualche giorno all'Isola di Pasqua.
Per chi parte trasferimento in aeroporto. Arrivederci Cile!
12° GIORNO - ITALIA
Bentornati a casa.
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Enigmatica, selvaggia, fuori dal mondo. E con il mistero apparente del nome, che però è davvero di semplice spiegazione. L’isola venne scoperta dal comandante olandese Jacobn Roggeven nella domenica di Pasqua del 1722.
Poca fantasia ma scelta molto affascinante. In lingua nativa Rapa Nui significa grande rapa e si trova nell’Oceano Pacifico a 3.600 miglia ad ovest delle coste del Cile. Il territorio dell’isola, appena 117 chilometri quadrati, si compone di tre vulcani, Poike, Rano Kau e Terevaka, ed è uno dei luoghi più isolati del mondo tanto che i primi abitanti svilupparono una propria cultura differente da qualsiasi altra e il loro sistema di scrittura ideografico, ad esempio, non ha alcun punto di contatto con altri. E al contrario di quello che si potrebbe pensare in base alla posizione geografica, sono stati i polinesiani a colonizzare questa isola e non i sudamericani, anche se erano più vicini. Gli antichi abitanti coltivavano l’arte della scultura e la prova sono le oltre 600 colossali statue di pietra presenti nell’isola, i moai, teste giganti che raggiungono un’altezza di oltre 12 metri e pesano 80 tonnellate ciascuno. Molti dubbi sono stati espressi sull’origine di queste statue, che sono oggi il vero simbolo dell’Isola. C’è chi ha sostenuto che le antiche popolazioni non avrebbe potuto in alcun modo realizzare opere così grandi e c’è stato perfino chi ha sostenuto che non fossero opera umana ma di qualche civiltà aliena, perché le caratteristiche dei volti raffigurati non assomigliavano a nessuna popolazione terrestre. In realtà un attento esame fa emergere notevoli somiglianze con le caratteristiche somatiche degli abitanti dell’isola.
Lima > Paracas > Nasca > Arequipa > Puno > Lago Titicaca > Cusco > Machu Picchu > Cusco
Un itinerario pensato per chi ha spirito di intraprendenza, ma con il supporto di un servizio organizzato per vivere al meglio l'esperienza.
Santiago > Calama > San Pedro De Atacama > Salar De Atacama > Toconao > Geyser del Tatio > Puerto Varas > Chiloè > Castro > Punta Arenas > Puerto Natales > Ghiacciai Balmaceda e Serrano
Il Paese sottile perchè appare così, una striscia di terra lunga e stretta, fra l'Argentina e l'Oceano Pacifico.
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