TUTTO CILE 1
IL PAESE SOTTILE
Santiago > Calama > San Pedro De Atacama > Salar De Atacama > Toconao > Geyser del Tatio > Puerto Varas > Chiloè > Castro > Punta Arenas > Puerto Natales > Ghiacciai Balmaceda e Serrano
Il Paese sottile perchè appare così, una striscia di terra lunga e stretta, fra l'Argentina e l'Oceano Pacifico.
È prevista la guida bilingue in italiano e tutti i trasferimenti.
PARTENZE 2024
Settembre 20
Ottobre 4, 18
Novembre 1, 15, 22
Dicembre 6, 27
PARTENZE 2025:
Gennaio 10, 24
Febbraio 7, 21
Marzo 7, 21
1° GIORNO - ITALIA > SANTIAGO
Benvenuti a bordo.
2° GIORNO - SANTIAGO
Le Ande regalano un abbraccio affettuoso a Santiago. Nel pomeriggio visita della città: passeggiata per il centro dove si incontrano la Cattedrale, la Plaza de Armas, il Palazzo del Governo “La Moneda”, il Museo Storico Nazionale, l'Ufficio Postale Centrale e il quartiere Bohem di Bellavista, fino a raggiungere il Cerro Santa Lucia.
3° GIORNO - SANTIAGO > CALAMA > SAN PEDRO DE ATACAMA
(colazione)
In volo fino a Calama. Trasferimento a San Pedro de Atacama lungo la “Cordillera Domeyko e de la Sal”, 2.260 metri di altezza, 100 chilometri di strada e soltanto 3 curve. Un paesaggio che davvero sembra lunare. E infatti dopo esser passati per la cordigliera del sale, la Valle di Marte (chiamata anche Valle della Morte), si arriva nella Valle della Luna, colline erose dal vento intorno a quello che un tempo era il fondo di un lago e ora è un inquietante insieme di piccoli crateri.
4° GIORNO - SAN PEDRO > SALAR DE ATACAMA > TOCONAO > SAN PEDRO
(colazione, pranzo)
Il Salar de Atacama, una distesa di sale di 3.000 chilometri quadrati, è un bacino formato dalle acque che scendono dalle Ande e non defluiscono, evaporando e lasciando sul terreno depositi di sale. Nel Salar ci sono piccoli laghi, come la laguna Chaxa. Si visitano anche altri due laghetti, Miniques e Micanti, nel Parco Nazionale de los Flamencos: sosta al villaggio di Toconao, famoso per gli oggetti in pietra vulcanica “liparita”.
5° GIORNO - SAN PEDRO > GEYSER DEL TATIO > SAN PEDRO
(colazione)
Bombe d’acqua calda sparate a metri d’altezza. Uno straordinario show della natura che, chissà perché, va in scena la mattina presto. Ecco perché la sveglia è all’alba per raggiungere i Geyser del Tatio, a 4.300 metri di altezza, il più alto ma anche il più spettacolare campo geyser del mondo. Colazione davanti ai Geyser. Rientrando a San Pedro de Atacama si potranno ammirare i vulcani Tocopuri e Sairecahur. Resto della giornata a disposizione.
6° GIORNO - SAN PEDRO DE ATACAMA > CALAMA > PUERTO MONTT > PUERTO VARAS
(colazione)
Volo per Puerto Montt, via Santiago. All'arrivo visita di Puerto Montt e della Caleta de Angelmo. Trasferimento nella vicina cittadina di Puerto Varas, e visita panoramica del Lago Llanquihue e del Vulcano Osorno.
7° GIORNO - PUERTO VARAS > FRUTILLAR > PETROHUÈ > PUERTO VARAS
(colazione)
Visita di Frutillar, e durante il tragitto si potranno ammirare l’imponenza del Vulcano Osorno e del Lago Llanquihue. Si prosegue per le rapide di Petrohuè e il lago Todos Los Santos, famoso per le acque verdi.
8° GIORNO - PUERTO VARAS > CHILOÈ > CASTRO > PUERTO VARAS
(colazione, pranzo)
Il Cile qui addirittura si frantuma, la costa si spezzetta in una serie di infinite isole che arrivano fino a Capo Horn. In battello lungo il canale Chacao per arrivare ai paesi di Quemchi e Aucar, e poi Colo con le chiese di Chiloè, dichiarate Patrimonio dell’Umanità: la maggior parte sono state costruite da congregazioni gesuite intorno al 1600. A Castro, si visitano la chiesa, le costruzioni su palafitte e il Mercato d’Artigianato.
9° GIORNO - PUERTO VARAS > PUERTO MONTT > PUNTA ARENAS > PUERTO NATALES
(colazione)
Volo per Punta Arenas e proseguimento con bus di linea per Puerto Natales. Cavalli bianchi che galoppano in libertà intorno alle acque turchesi dello Stretto dell’Ultima Speranza. È la Patagonia di Puerto Natales, alla fine della pampa, circondata dalle cime di alte montagne. Un luogo che ha un suo romanticismo e un profumo di avventura. La fine del mondo, in senso geografico, è proprio dietro l’angolo.
10° GIORNO - PUERTO NATALES > GHIACCIAI BALMACEDA E SERRANO > PUERTO NATALES
(colazione, pranzo)
In battello lungo il fiordo Ultima Speranza, osservando colonie di leoni marini e di cormorani riposare al sole o volare intorno al ghiacciaio Balmaceda. Si sbarca alla fine del fiordo e si affronta a piedi il ghiacciaio Serrano, attraversando un sentiero lungo un bosco patagonico.
11° GIORNO - PUERTO NATALES > TORRES DEL PAINE > PUERTO NATALES
(colazione, pranzo)
Bruce Chatwin adorava la Cueva de Milodón, dove sono stati scoperti i resti di un animale erbivoro chiamato Milodonte. Da lì, nella steppa patagonica dove vivono guanachi, volpi, nandu, cervi e condor andini fino ad arrivare alla Riserva Mondiale della Biosfera, al Salto Grande del Río Paine, per ammirare il maestoso massiccio delle Torres del Paine, il lago Peohe, il lago e il ghiacciaio Grey.
12° GIORNO - PUERTO NATALES > PUNTA ARENAS > SANTIAGO
(colazione)
Trasferimento all’aeroporto di Punta Arenas, con bus di linea, e partenza per Santiago.
13° GIORNO - SANTIAGO
(colazione)
Arrivederci Cile, trasferimento in aeroporto.
14° GIORNO - ITALIA
Bentornati a casa.
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Enigmatica, selvaggia, fuori dal mondo. E con il mistero apparente del nome, che però è davvero di semplice spiegazione. L’isola venne scoperta dal comandante olandese Jacobn Roggeven nella domenica di Pasqua del 1722.
Poca fantasia ma scelta molto affascinante. In lingua nativa Rapa Nui significa grande rapa e si trova nell’Oceano Pacifico a 3.600 miglia ad ovest delle coste del Cile. Il territorio dell’isola, appena 117 chilometri quadrati, si compone di tre vulcani, Poike, Rano Kau e Terevaka, ed è uno dei luoghi più isolati del mondo tanto che i primi abitanti svilupparono una propria cultura differente da qualsiasi altra e il loro sistema di scrittura ideografico, ad esempio, non ha alcun punto di contatto con altri. E al contrario di quello che si potrebbe pensare in base alla posizione geografica, sono stati i polinesiani a colonizzare questa isola e non i sudamericani, anche se erano più vicini. Gli antichi abitanti coltivavano l’arte della scultura e la prova sono le oltre 600 colossali statue di pietra presenti nell’isola, i moai, teste giganti che raggiungono un’altezza di oltre 12 metri e pesano 80 tonnellate ciascuno. Molti dubbi sono stati espressi sull’origine di queste statue, che sono oggi il vero simbolo dell’Isola. C’è chi ha sostenuto che le antiche popolazioni non avrebbe potuto in alcun modo realizzare opere così grandi e c’è stato perfino chi ha sostenuto che non fossero opera umana ma di qualche civiltà aliena, perché le caratteristiche dei volti raffigurati non assomigliavano a nessuna popolazione terrestre. In realtà un attento esame fa emergere notevoli somiglianze con le caratteristiche somatiche degli abitanti dell’isola.
Santiago > Viña Del Mar > Valparaiso > Arica > Putre > Parco Nazionale di Lauca > Iquique > Calama > San Pedro De Atacama > Santiago
Bello da far paura il Salar de Atacama, una distesa di sale di 3 mila chilometri quadrati, larga oltre 100 chilometri.
Lima > Cusco > Urubamba > Aguas Calientes > Palcoyo > Cusco > Lima
Un viaggio breve ma intenso: da Lima, capitale politica, a Cusco, la capitale storica. Machu Picchu e la montagna colorata, davvero imperdibili.
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