LAOS BY TRAIN
Luang Prabang > Ban Xang Kong > Luang Prabang > Vang Vieng > Vientiane
Da Luang Prabang, l'antica capitale, si segue il Mekong fino alle grotte Pak Ou e ai villaggi della meravigliosa campagna laotiana. E poi in treno a Vang Vieng tra paesaggi, fiumi e lagune. Ultima fermata Vientiane con i suoi incantevoli templi.
MAPPAMONDO RESPECT: IN QUESTO TOUR NON UTILIZZIAMO BOTTIGLIE DI PLASTICA
Ad ogni passeggero viene regalata una bottiglia di alluminio che si può riempire su ogni mezzo di trasporto e negli alberghi. Con questo tour evitiamo l'utilizzo di circa 1.500 bottiglie di plastica ogni anno.
Sono previsti la guida in inglese e tutti i trasferimenti.
Partenze ogni domenica.
1° GIORNO - ITALIA > LUANG PRABANG
Benvenuti a bordo.
2° GIORNO - LUANG PRABANG
(cena)
Luang Prabang, l’antica capitale, è uno spettacolo prima ancora di atterrare con gli stupa che sembrano cuscini dorati nel verde della foresta. All’arrivo incontro con la guida e trasferimento in albergo per il check-in. Si entra subito nel vivo esplorando la città a partire dal Wat Visoune, costruito nel 1512 durante il regno Wisunarat secondo lo stile architettonico Thailu e impreziosito dal That Makmo, la “stupa cocomero”. Si prosegue con il Wat Xien Thong, il monastero più famoso e visitato della città, costruito anch’esso nel XVI secolo, con un bel mosaico che rappresenta l'albero della vita. Un ultimo sforzo prima di concludere la giornata di visite per salire i 328 gradini che conducono alla cima del Monte Phousi: da questa altezza la vista su Luang Prabang è impareggiabile.
Resto della giornata a disposizione, cena in albergo.
3° GIORNO - LUANG PRABANG > GROTTE PAK OU > BAN XANG KONG > LUANG PRABANG
(colazione, pranzo)
È una delle emozioni più intense di un viaggio in Asia. Il tak bat è il rito della questua che ogni mattina all'alba i monaci compiono per raccogliere cibo. Si attende lungo la strada, inginocchiati, che arrivi la processione dei monaci, guidata dal più anziano e chiusa dal più giovane. Esperienza consigliatissima a discrezione del viaggiatore. Rientro in albergo per la colazione, quindi passeggiata tra le vie del mercato di Luang Prabang e visita del Museo Nazionale e dell’antico Palazzo Reale. Poi il Wat Mai con le sue porte in legno adornate con incisioni ricche di dettagli.
Da qui in avanti è il Mekong a diventare protagonista. Breve crociera alla scoperta dei villaggi rurali e della loro quotidianità per apprendere i segreti della distillazione del Lao Khao, il tradizionale vino di riso prodotto da queste parti. La navigazione continua con una visita delle grotte di Pak Ou, un luogo sacro dove sono custodite centinaia di statue di Buddha. Pranzo in ristorante e ultima tappa a Ban Xang Kong, villaggio famoso per la lavorazione della carta. Qui, guidati dai volontari dell’organizzazione non profit Ock Pop Tok, si realizzano degli origami seguendo le antiche tecniche della tradizione laotiana: saranno un prezioso ricordo del viaggio. Rientro a Luang Prabang per la notte.
4° GIORNO - LUANG PRABANG > KUANG SY > VANG VIENG
(colazione, pranzo)
La mattina inizia con una piacevole escursione poco lontano dalla città. Dopo una breve camminata tra sentieri immersi nella vegetazione si raggiungono le cascate Kuang Sy. Si sviluppano su più livelli e formano piscine naturali di acqua turchese nelle quali è possibile rinfrescarsi.
Pranzo in un ristorante e trasferimento in stazione per prendere il treno, il mezzo più efficiente e confortevole per spostarsi su e giù per il Paese. Si scende a Vang Vieng, dove il paesaggio è davvero incantevole: grandi formazioni rocciose svettano qua e là nella verde pianura separate dal fiume Nam Song. Trasferimento in albergo, resto della giornata a disposizione.
5° GIORNO - VANG VIENG
(colazione)
Dal molo del villaggio ci si imbarca per una breve crociera sul fiume Nam Song. Si procede seguendo la valle tra risaie e villaggi fino a raggiungere la grotta di Tham Chang, che durante l’invasione cinese del IXX secolo fu un rifugio sicuro per gli abitanti della zona.
Nel pomeriggio si attraversa la laguna Tham Phu Kham. Riflessi che vanno dal verde al blu colorano questo incantevole specchio d’acqua che è il centro di un intricato sistema di grotte, alcune arrivano fino al cuore della montagna, in cui sono conservate diverse statue di Buddha. Rientro a Vang Vieng per la notte.
6° GIORNO - VANG VIENG > VIENTIANE
(colazione)
Anche oggi si viaggia in treno, direzione Vientiane, capitale tranquilla, rilassata, dove soltanto ora comincia a esserci qualche accenno di traffico automobilistico. Si comincia la visita della città dal That Luang Stupa, un meraviglioso tempio dorato diventato un simbolo: compare anche nella bandiera del Laos ed è il più venerato del Paese. Poi il Patouxay, il monumento alla Vittoria, una specie di Arco di Trionfo in stile orientale. Visita del tempio Sisaket, il più antico e suggestivo, voluto dall’ultimo re di Vientiane e risparmiato dalla distruzione della città da parte dell’esercito siamese. Sulla strada del rientro in albergo ci si ferma sulla riva del fiume Mekong: il punto migliore della città per ammirare il tramonto. Per la sera si consiglia una passeggiata al vivace mercato notturno.
7° GIORNO - VIENTIANE > ITALIA
(colazione)
Mattina a disposizione per addentrarsi un'ultima volta tra le vie di Vientiane, ammirando il suggestivo contrasto tra edifici coloniali e architettura tradizionale. Trasferimento in aeroporto. Arrivederci Laos.
8° GIORNO - ITALIA
Bentornati a casa.
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Ad ogni passeggero viene regalata una bottiglia di alluminio che si può riempire su ogni mezzo di trasporto e negli alberghi. Con questo tour evitiamo l'utilizzo di circa 1.500 bottiglie di plastica ogni anno.
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Ad ogni passeggero viene regalata una bottiglia di alluminio che si può riempire su ogni mezzo di trasporto e negli alberghi. Con questo tour evitiamo l'utilizzo di circa 2.000 bottiglie di plastica ogni anno.
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Ad ogni passeggero viene regalata una bottiglia di alluminio che si può riempire su ogni mezzo di trasporto e negli alberghi. Con questo tour evitiamo l'utilizzo di circa 3.000 bottiglie di plastica ogni anno.
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